05
Sep

I rischi da ufficio: uso di apparecchiature munite di videoterminali nella sicurezza sul lavoro

L’attività da ufficio, seppur rappresenti una mansione considerabile a basso rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, presenta comunque dei profili di rischio estremamente specifici quali a desempio il rischio connesso all’uso di attrezzature munite di videoterminali nella sicurezza sul lavoro.
L’uso di dette attrezzature ampiamente diffuso nella maggior parte delle attività lavorative può portare all’insorgenza di disturbi muscolo scheletrici, affaticamento visivo e fatica mentale ed il rischio è correlato alla progettazione dal punto di vista economico del posto di lavoro e dalla postura assunta dal lavoratore che, nel caso in oggetto, prende il nome di “videoterminalista”. Il “videoterminalista”  è per definizione di legge quel lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminale in modo sistematico o abituale per 20 ore settimanali dedotte le interruzioni.
Si deve innanzitutto precisare cosa intendiamo per videoterminale. A tal proposito ancora una volta ci viene in aiuto la legge che considera videoterminale uno schermo alfanumerico oppure grafico a prescindere dal procedimento di visualizzazione utilizzato. Non sono classificati videoterminali le apparecchiature munite di tastiera e piccoli video quali registratori di cassa i sistemi di cui sono dotate le casse dei supermercati e macchine similari.
Nell’ambito dell’uso di queste specifiche attrezzature il datore di lavoro dovrà disporre alcune semplici regole alle quali dovranno sottostare lavoratori affinché non insorgano i problemi sopra citati. Innanzitutto, parallelamente alla valutazione dei rischi che dovrà contenere uno specifico paragrafo dedicato alla valutazione del rischio video terminale, si deve necessariamente introdurre la sorveglianza sanitaria ai lavoratori che svolgono questa specifica mansione. Compito del medico competente sarà quello di svolgere le visite mediche generali e specialistiche sul lavoratore.
Vediamo ora alcuni consigli pratici per evitare l’insorgere di problemi muscolo scheletrici che oggi coinvolgono un numero sempre maggiore di lavoratori:

  1. La sedia: la seduta rappresenta il primo dei fattori che possono contribuire ad una migliore postura e conseguentemente a ridurre l’affaticamento connesso all’uso del videoterminale. Il sedile di lavoro deve essere di tipo girevole con cinque punti di appoggio e con piano e schienale regolabili così da assicurare un buon appoggio dei piedi unitamente ad un corretto supporto dalla zona lombare. Si deve ricordare che l’apposizione da tenere durante la seduta deve essere tale da produrre la minore sollecitazione a carico della muscolatura e dello scheletro e può essere raggiunta solo concentrandosi sulla posizione assunta con riferimento alle tensioni eventualmente avvertite sulla schiena sulle braccia e sulle spalle;
  2. Lo schermo: lo schermo è il secondo degli elementi che possono determinare l’insorgenza di problematiche connesse all’uso del videoterminale e ciò è fisiologico in quanto mediamente si trascorrono otto ore al giorno di fronte al monitor. Per prevenire l’insorgenza di sintomi da affaticamento quali vista sfocata, lacrimazione e bruciore si deve prestare attenzione innanzitutto riflessi che potrebbero contribuire in maniera molto importante all’affaticamento visivo. Posizionare il monitor lontano da riflessi è sicuramente il primo passo da compiere. Circa le regolazioni dei monitor possiamo dire che fortunatamente le nuove tecnologie hanno ridotto di molto questo specifico aspetto in quanto sono praticamente assenti i problemi connessi allo sfarfallio;
  3. la postura: il termine identifica il modo in cui si rimane seduti alla postazione di lavoro e questo specifico fattore contribuisce in maniera estremamente rilevante all’insorgenza di problematiche connesse all’uso del videoterminale. Anche per questo aspetto ci si deve rifare necessariamente buonsenso oppure al consiglio del proprio consulente per la sicurezza sul lavoro che saprà guidarvi nel tenere una posizione assolutamente confortevole.

vediamo ora alcuni aspetti utili per aiutarci nella gestione di questa specifica problematica. Va innanzitutto ricordato che i lavoratori hanno diritto ad una interruzione dell’attività mediante pause ovvero cambiamento di attività nella misura di 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continuativa al videoterminale. Questo specifico aspetto può essere regolamentato anche dal proprio CCNL oppure da accordi interni con il datore di lavoro. Buona regola è comunque distrarsi periodicamente per alcuni secondi fissando un oggetto lontano per alcuni secondi.
Gli aspetti della sicurezza sul lavoro e la gestione sicurezza sul lavoro sono diventati oggi sempre più importanti sia per il datore di lavoro che si deve scontrare con normative in continua evoluzione sia per i lavoratori che devono far fronte e saper gestire rischi lavorativi nuovi oppure ampiamente sottovalutati come il rischio del videoterminale. L’affidamento delle tematiche ad una società consulenza sicurezza sul lavoro è il modo migliore per essere certi che tutte le problematiche vengano gestite ed affrontate correttamente.

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